Entusiasma l'attesa sfilata del Green carpet 2010

Sul brillante tappeto verde che dà nome alla manifestazione romana patrocinata dal Comune, hanno sfilato gli splendidi abiti disegnati dalla nota stilista Irene Sarzi Amadè, che presenta una sorprendente collezione di alta moda interamente realizzata con materiali di riciclo. Incantevoli modelle hanno illuminato la passerella del Green Carpet, regalando al folto pubblico l'immagine smagliante di una donna intensamente moderna e insieme deliziosamente charmant dallo stile semplicemente inimitabile.

Incredibili e irriconoscibili i materiali utilizzati, resi duttili e fruscianti dalle perfette geometrie dei tagli esclusivi, propri dell' haute couture: lattine di bibite e cellophane da imballaggio, sacchi della spazzatura e carta di giornale e ancora reticelle delle arance, bottiglie di plastica, fili di rame, reti di protezione per i giardini.

Tra gli sguardi incuriositi dei molti turisti, una speciale anteprima si era svolta nel pomeriggio per le vie adiacenti la galleria Studio Logos che organizza l'evento, ed era culminata nella vicina Piazza di Santa Maria in Trastevere, set fotografico irripetibile per le riprese di Francesco Volpi che ha catturato una visione incantata dei vicoli, della basilica, della fontana vestiti dai colori radiosi di questa collezione che si può senz'altro definire "bella di natura".

Nel corso dell' emozionante serata i preziosi accessori ecologici di Eleonora Battaggia, Giovanna Caminiti, Chiara Trentin sono stati indossati dalle gentili signore presenti trasformate nel clima contagioso di festa in "modelle per una sera".

Cotton Club è stata definita la raccolta di sgargianti collane di pezza, presentata da Eleonora Battaggia che firma una variopinta collezione di soffici monili, sontuosi collier in garza e tessuto dallo spiccato carattere decorativo.

Nella sublime essenzialità delle microsculture di Giovanna Caminiti, ciondoli e bracciali in forma di creature marine emergono da incantati fondali poetici, a ricreare quel delicato "Aquarius", così è stata identificata l'intera linea, molto apprezzato dal critico che ha voluto indossare il pendente con il simbolo della dualità che corrisponde al suo segno zodiacale.

Un trionfo pop di aggregazioni di bottoni campeggia nella fantasia creativa di Chiara Trentin, che intreccia giocosi bijoux dal sapore multietnico, simpaticamente ribattezzati "Button down" per l'occasione.

A fare da colonna sonora della manifestazione un ritmo tecno-dance che sottolinea i passaggi e le animazioni dell'efficace presentazione multimediale proiettata su grande schermo e disponibile in cd rom in galleria.

A sera inoltrata ci attende uno straordinario finale con doppia sorpresa: le mani sapienti della stilista si animano improvvisamente per costruire dal nulla con abilità impressionante un abito da sposa superbo con tanto di strascico lungo cinque metri, direttamente scolpito sul corpo della modella.

Durante questo momento di grande effetto chiamato "Istant Fashion" in cui gli occhi del pubblico sono puntati sulla spettacolare performance dal vivo, l'ideatrice e curatrice del Green Carpet, Maria Claudia Simotti, che ha condotto la serata, svanisce misteriosamente per riapparire più tardi in perfetto stile pin up anni '50, con un meraviglioso abito a ruota volutamente pensato per lei in color verde pavone.

In uno scroscio di applausi ed un guizzare di flash impazziti si chiude questa prima edizione che non potrà che avere un seguito considerato il successo del suo fantastico debutto, cui hanno preso parte personalità della cultura, della moda e della politica, accomunati dalla sensibilità per la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale e decisi a lanciare tutti assieme un messaggio incalzante: "Mettiamo i rifiuti al tappeto".

L'originale location della nota galleria, molto apprezzata per la pregevole architettura con archi a tutto sesto e soffitto con travi a vista ha accolto il bellissimo allestimento interamente realizzato con materiali di recupero, che il direttore, l'architetto Massimo Muciaccia, esperto di allestimenti a impatto zero, ha progettato per l'occasione.

Un ringraziamento particolare al presidente onorario della manifestazione, L'On. Fabio De Lillo, Assessore all'Ambiente del Comune di Roma, che conosce da tempo l'impegno civile dell'associazione promotrice e al Dott. Vittorio Contarina, che ha curato brillantemente i rapporti istituzionali.

L'importante mostra - sfilata di arte e alta moda ecologica in galleria, il GREEN CARPET 2010 è un iniziativa culturale di grande valore etico e sociale che Logos ha proposto, in concomitanza con "A MENTE FRESCA: nuove proposte per il collezionismo", una interessante selezione di pittori, scultori e fotografi contemporanei.

Sul versante della tradizione si situano le opere di Giacobbe Falato, nitide raffigurazioni epiche impresse nell'enfatica profondità del chiaroscuro, le visioni simboliche di Chiara Fersini, che trasfigura in aura di perfezione, eteree fanciulle preraffaelite, immerse in ambienti rarefatti, le corolle esuberanti di Cecilia Quintana, vivide flore aperte, stagliate su fondali neutri, la soave armonia del paesaggio interiore, bucolica arcadia dell'anima in Tiziano Baldi, le rose monocrome di Elisa Belardinelli, sintetiche espressioni della pura geometria della bellezza, Graziella Bertante con le sue opulente danzatrici in bilico sulla contraddizione statica risolta in leggiadra levità bronzea. In una direzione sperimentale si muovono invece le ricerche di Marilena Lacchinelli, che ritrae indumenti sospesi in scenari metafisici, involucri di una corporeità assente, evocata dalla dimensione surreale, Luisa Maggioni, che traccia il reticolo fosco di una prospettiva urbana sospinta verso il caos, coacervo di alfabeti segnici di civiltà indecifrabili, Alessio Bolognesi che ritaglia silhouette minime, nudi sottili e grafici, privi di sostanza fisica, esili figurini da cartamodello, Marco Bedon, con i suoi materiali da cantiere, anelli e tubi assemblati in futuribili composizioni percorse da lucide patine cangianti.